Alessio Di Simone, Alessandro Di Sorbo (ed. Verbavolant, 2014)
In una periferia, una sera di giugno, un bambino e una bambina escono al crepuscolo per andare a catturare una fata addormentata.
12,00 euro
venerdì 19 dicembre 2014
Primavere
Alessio Di Simone, Alessandro Di Sorbo (ed. Verbavolant, 2014)
In una periferia, una sera di giugno, un bambino e una bambina escono al crepuscolo per andare a catturare una fata addormentata.
12,00 euro
mercoledì 26 novembre 2014
preludio a un bacio
Anche quest'anno i miei libri tornano a Più libri Più liberi la fiera della piccola e media editoria di Roma dal 4 al 8 dicembre. E torno anche io a bazzicare la fiera: mi troverete presso lo stand della VerbaVolant a fare disegnetti e dediche, e a presentare il mio nuovo albo illustrato per loro, Primavere.
Più Libri Più Liberi dal 4 al 8 di Dicembre 2014
Palazzo dei Congressi dell'Eur Piazzale Kennedy 1 Roma, stand A38
mercoledì 19 novembre 2014
Mettete dei poster sulle vostre pareti
Un anno fa io e Alessio Di Simone realizzammo Il mare chiuso un libro nato come esperimento tipografico: un solo foglio di stampa racchiuso in una cartella in cartoncino che fungeva da copertina e fodero. La storia si sviluppava lungo uno schema di imposizione semplice e intuitivo (in verità costatomi diverse ore di ricerche, dubbi e sonno) che cresceva dispiegando il foglio e si concludeva su una tavola 100x70 cm che era anche un poster da poter incorniciare e appendere.
L'idea piacque molto e il libro suscitò un certo interesse e una buona risposta, e la VerbaVolant decise di creare su questo design una nuova collana. Il mare chiuso uscì come primo Libro da parati.
Dopo un paio di altre pubblicazioni in questa collana, la VerbaVolant ci ha chiesto di provare a cimentarci di nuovo con questi strani libri, così mi sono ritrovato ad aver a che fare nuovamente con questo formato così peculiare.
Confesso che all'inizio mi sarebbe piaciuto sperimentare un diverso schema di imposizione e una nuova evoluzione delle tavole, ma il marchio e il design registrato della collana non lo permettevano.
Ad ogni modo questo è un libro molto diverso dal Mare chiuso sotto diversi aspetti, sia io che Alessio abbiamo voluto rischiare e fare qualcosa di nuovo per non ripeterci e anche se abbiamo ancora le mani troppo sporche di inchiostro per poter guardare il tutto in maniera oggettiva, siamo molto felici del risultato.
Insomma, è in stampa in questi giorni la nostra nuova fatica Primavere che arriverà fresco di stampa alla fiera Più libri più liberi di Roma nei primi di dicembre. Ecco la copertina in anteprima.
L'idea piacque molto e il libro suscitò un certo interesse e una buona risposta, e la VerbaVolant decise di creare su questo design una nuova collana. Il mare chiuso uscì come primo Libro da parati.
Dopo un paio di altre pubblicazioni in questa collana, la VerbaVolant ci ha chiesto di provare a cimentarci di nuovo con questi strani libri, così mi sono ritrovato ad aver a che fare nuovamente con questo formato così peculiare.
Confesso che all'inizio mi sarebbe piaciuto sperimentare un diverso schema di imposizione e una nuova evoluzione delle tavole, ma il marchio e il design registrato della collana non lo permettevano.
Ad ogni modo questo è un libro molto diverso dal Mare chiuso sotto diversi aspetti, sia io che Alessio abbiamo voluto rischiare e fare qualcosa di nuovo per non ripeterci e anche se abbiamo ancora le mani troppo sporche di inchiostro per poter guardare il tutto in maniera oggettiva, siamo molto felici del risultato.
Insomma, è in stampa in questi giorni la nostra nuova fatica Primavere che arriverà fresco di stampa alla fiera Più libri più liberi di Roma nei primi di dicembre. Ecco la copertina in anteprima.
lunedì 17 novembre 2014
la rivoluzione dei fiori
com'è dolce naufragare in un mare di paure
ma oggi ho deciso che neanche un po' di te
affonderà in questo mare blu
Oggi finalmente chiudo il nuovo libro a cui stavo lavorando oramai dall'inizio dell'anno.
Vale come consiglio: se non volete mandare ai matti il vostro editore, né perdere diverse notti di sonno, non è il massimo scegliere di cambiare radicalmente a pochi giorni dalla stampa la copertina rispetto ai bozzetti presentati. Ma a questo giro è andata così, la mia imprevedibile creatività si è impuntata su un'idea nuova di zecca. Mi sono convinto che fosse molto più evocativa, poetica e forte rispetto alle precedenti. Ho così comprato dei mazzi di fiori, li ho agghindati e fotografati, e all'ansia del finire le tavole del libro entro la scadenza, si è aggiunta quella di chiudere una copertina estremamente complessa come realizzazione, in pochi giorni.
e sono molto stanco di queste facce tristi
della moda del dolore il dolore è fuori moda
ma oggi ho deciso che neanche un po' di te
affonderà in questo mare blu
Ma non scrivo questo post per lamentarmi, il dolore è fuori moda. Scrivo sulla scia della contentezza di aver chiuso un lavoro che sembrava sul punto di non vedere più la luce, un lavoro di cui sono davvero felice e orgoglioso.
e allora corro in pista entro nella lista della riproduzione dei
fiori del bene
fatti il bene fotti il male
perché vivere bene ti fa bene contro i mal di fiori
lunedì 13 ottobre 2014
Ci si bacia in continuazione. Senza baciarsi a che serve?
Il nuovo libro illustrato finalmente si avvia per la sua strada.
Dopo una gestazione piuttosto travagliata, di sicuro una delle più difficili che mi è capito di affrontare nella mia breve esperienza di illustratore, e il rischio che alla fine saltasse l'intero progetto, tutto sembra adesso incastrarsi alla perfezione.
Io e Alessio Di Simone (oramai rodato compagno e già autore del Mostro nell'armadio e del Mare chiuso) siamo a lavoro su un libro poetico e dolce che ha per protagonista un piccolo bacio. Libro che vedrà la luce entro la fine dell'anno. E andiamo.
Mi ci vorranno mesi, mesi per saziarmi di baci, di tutti i baci che ti voglio dare.
Ci vorranno anni per consumare tutti i baci che ti voglio dare.
Ci vorranno anni per consumare tutti i baci che ti voglio dare.
Boris Vian
martedì 30 settembre 2014
vivo o morto tu finirai in copertina
Poche volte i miei passati studi di fisica e matematica alla facoltà di Ingegneria mi tornano utili anche nel campo dell'illustrazione, ma in fondo è vero che la cultura è un immenso calderone da cui attingere per arricchire il piatto e ogni cosa può portare nuovi gusti, suggestioni, connessioni neuronali, percorsi imprevisti e nuove prospettive.
In particolare la fisica quantistica è un mondo perlopiù oscuro e affascinante. Il comportamento della materia al suo stadio più piccolo e infinitesimale è un qualcosa che gli scienziati hanno iniziato a comprendere e formalizzare da circa un secolo e che lascia spesso perplessi e straniti. Qui si possono osservare doppie nature come quella ondosa e corpuscolare, antimateria e comportamenti che per i macrosistemi e la nostra esperienza quotidiana sembrano fuori da ogni logica: l'apparente mancanza di causa-effetto, particelle che si muovono così veloci da tornare indietro nel tempo o presenti in più punti contemporaneamente e la convivenza di duplici stati.
Proprio su quest'ultima gioca uno dei paradossi più famosi della fisica, quello del gatto di Schrödinger. (Si sa, i mici hanno sempre un grande fascino sul pubblico, la rete trabocca di esempi.)
In soldoni, il paradosso si risolve nell'impossibilità del doppio stato del povero gatto inscatolato che risulterebbe allo stesso tempo vivo e morto. Ed è su questo che lo scrittore Giovanni Marchese, già autore di racconti e graphic novel, gioca il suo primo romanzo per la VerbaVolant edizioni: L'uomo di Schrödinger, romanzo in stampa in questi giorni e in uscita per la fiera romana del libro, Più libri più liberi, a inizio dicembre.
Tranquilli, a parte comprendere il gioco di parole che c'è dietro il bel titolo di Giovanni, non avrete
certo bisogno di un manuale di meccanica quantistica for dummies per leggerlo.
L'uomo di Schrödinger è un romanzo crudo, un thriller che mette insieme un mondo di provincia, situazioni incredibili al limite dell'onirico e dell'ironico, e un protagonista alla ricerca di se stesso: un uomo senza memoria, un morto che cammina, un uomo vivo e morto allo stesso tempo.
Ed è su queste suggestioni che si sono uniti i miei studi di fisica e la mia passione per il lavoro di un celeberrimo pittore belga che mi fulminò ancora imberbe adolescente. Suggestioni confluite nel prodromo dell'idea per la copertina.
Una volta approntata e approvata l'idea bisognava svilupparla seguendo lo stile oramai tracciato della collana Admaiora!
Tra le tante ricerche, avevo fissi in mente i cromatismi degli anni Cinquanta e quel sapore vintage delle copertine d'epoca degli Urania che rubavo a mio nonno e mio papà. Così sulla scia della nostalgia sono finito in questo sito, che segnalo e ringrazio, in cui è stato fatto un immane e splendido lavoro di archiviazione di tutte le copertine Urania dalla rivista degli esordi ai romanzi dei giorni nostri. Magari potrà tornare utile anche a voi, anche solo per un breve tour al magone nostalgico.
Il disegno piuttosto semplice e minimalista è stato abbastanza veloce ma c'ho messo un bel po' a decidere la gamma cromatica adatta. Alla fine ho adottato questi colori acidi e un po' stranianti, a mio giudizio perfetti per comunicare il carattere del romanzo. Come non citare la nebbia viola di un celebre chitarrista-cantante appassionato di fantascienza e psichedelia.
Per chiudere, per il retro mi piaceva l'idea di creare due momenti che sembrassero una sequenza e ho pensato che una fuga o una scomparsa sarebbero state perfette. A volte di un'immagine ci colpisce di più quello che manca.
In particolare la fisica quantistica è un mondo perlopiù oscuro e affascinante. Il comportamento della materia al suo stadio più piccolo e infinitesimale è un qualcosa che gli scienziati hanno iniziato a comprendere e formalizzare da circa un secolo e che lascia spesso perplessi e straniti. Qui si possono osservare doppie nature come quella ondosa e corpuscolare, antimateria e comportamenti che per i macrosistemi e la nostra esperienza quotidiana sembrano fuori da ogni logica: l'apparente mancanza di causa-effetto, particelle che si muovono così veloci da tornare indietro nel tempo o presenti in più punti contemporaneamente e la convivenza di duplici stati.
Proprio su quest'ultima gioca uno dei paradossi più famosi della fisica, quello del gatto di Schrödinger. (Si sa, i mici hanno sempre un grande fascino sul pubblico, la rete trabocca di esempi.)
In soldoni, il paradosso si risolve nell'impossibilità del doppio stato del povero gatto inscatolato che risulterebbe allo stesso tempo vivo e morto. Ed è su questo che lo scrittore Giovanni Marchese, già autore di racconti e graphic novel, gioca il suo primo romanzo per la VerbaVolant edizioni: L'uomo di Schrödinger, romanzo in stampa in questi giorni e in uscita per la fiera romana del libro, Più libri più liberi, a inizio dicembre.
Tranquilli, a parte comprendere il gioco di parole che c'è dietro il bel titolo di Giovanni, non avrete
certo bisogno di un manuale di meccanica quantistica for dummies per leggerlo.
L'uomo di Schrödinger è un romanzo crudo, un thriller che mette insieme un mondo di provincia, situazioni incredibili al limite dell'onirico e dell'ironico, e un protagonista alla ricerca di se stesso: un uomo senza memoria, un morto che cammina, un uomo vivo e morto allo stesso tempo.
Ed è su queste suggestioni che si sono uniti i miei studi di fisica e la mia passione per il lavoro di un celeberrimo pittore belga che mi fulminò ancora imberbe adolescente. Suggestioni confluite nel prodromo dell'idea per la copertina.
Una volta approntata e approvata l'idea bisognava svilupparla seguendo lo stile oramai tracciato della collana Admaiora!
Tra le tante ricerche, avevo fissi in mente i cromatismi degli anni Cinquanta e quel sapore vintage delle copertine d'epoca degli Urania che rubavo a mio nonno e mio papà. Così sulla scia della nostalgia sono finito in questo sito, che segnalo e ringrazio, in cui è stato fatto un immane e splendido lavoro di archiviazione di tutte le copertine Urania dalla rivista degli esordi ai romanzi dei giorni nostri. Magari potrà tornare utile anche a voi, anche solo per un breve tour al magone nostalgico.
Il disegno piuttosto semplice e minimalista è stato abbastanza veloce ma c'ho messo un bel po' a decidere la gamma cromatica adatta. Alla fine ho adottato questi colori acidi e un po' stranianti, a mio giudizio perfetti per comunicare il carattere del romanzo. Come non citare la nebbia viola di un celebre chitarrista-cantante appassionato di fantascienza e psichedelia.
Per chiudere, per il retro mi piaceva l'idea di creare due momenti che sembrassero una sequenza e ho pensato che una fuga o una scomparsa sarebbero state perfette. A volte di un'immagine ci colpisce di più quello che manca.
venerdì 25 luglio 2014
una copertina disponibile
Prima di fuggire a caccia di ferie e di riposo, chiudo la nuova copertina per la collana della VerbaVolant dedicata alla scrittrice siciliana Laura Di Falco.
Potete vedere qui la prima e qui la seconda.
Il romanzo in via di ri-pubblicazione è Una donna disponibile (vincitore del premio Venere d’Argento nel 1961 e finalista al Premio Strega nel 1959).
La copertina della prima edizione (Sciascia, 1959) era elegante e spartana.
Come già detto, ho deciso di tenere la grafica della serie uniforme, cambiando solo gli oggetti e i decori della piccola scatola-teatrino.
Nonostante il titolo strizzasse un po' l'occhio all'allusivo, io ho preferito lavorare su una rappresentazione suggestivo-romantica, più in linea con il carattere del romanzo.
La copertina "sfarfalla" attorno alla metafora evocativa: l'idea dell'effimero e della passione suggerita dall'immagine della farfalla e quella della vanità dai ventagli e il fermacapelli, trovo diano una bella chiave di lettura sia del romanzo che del titolo.
Sì è vero, volendo ci si possono cogliere anche metafore più zozze ma qui, si sa, la malizia è nell'occhio di chi guarda.
Potete vedere qui la prima e qui la seconda.
Il romanzo in via di ri-pubblicazione è Una donna disponibile (vincitore del premio Venere d’Argento nel 1961 e finalista al Premio Strega nel 1959).
La copertina della prima edizione (Sciascia, 1959) era elegante e spartana.
Come già detto, ho deciso di tenere la grafica della serie uniforme, cambiando solo gli oggetti e i decori della piccola scatola-teatrino.
Nonostante il titolo strizzasse un po' l'occhio all'allusivo, io ho preferito lavorare su una rappresentazione suggestivo-romantica, più in linea con il carattere del romanzo.
La copertina "sfarfalla" attorno alla metafora evocativa: l'idea dell'effimero e della passione suggerita dall'immagine della farfalla e quella della vanità dai ventagli e il fermacapelli, trovo diano una bella chiave di lettura sia del romanzo che del titolo.
Sì è vero, volendo ci si possono cogliere anche metafore più zozze ma qui, si sa, la malizia è nell'occhio di chi guarda.
mercoledì 7 maggio 2014
torino, torino, torino
...la bella città. si fiera, si legge, l'esibizione si fa.
anche quest'anno farò un salto al SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO
domenica io e Alessio Di Simone (autore del Mostro nell'Armadio e del Mare Chiuso) firmeremo dediche presso lo stand della VerbaVolant e presenteremo il Mare Chiuso in un laboratorio di collage all'interno dell'area BOOKSTOCK VILLAGE dedicata ai più piccoli
XXVI SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO dal 8 al 12 Maggio 2014
Torino Lingotto Fiere, stand G75
domenica 11.05.2014 ore 14:15 BOOKSTOCK VILLAGE
IL MARE CHIUSO con Alessio Di Simone e Alessandro Di Sorbo
4-8 anni
Incredibile avvistamento nelle acque del Po: un branco di balene di carta. Adottane una e impara a farla sguazzare nel tuo personale mare da tavolo, da comodino, da scrivania, da salotto...
anche quest'anno farò un salto al SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO
domenica io e Alessio Di Simone (autore del Mostro nell'Armadio e del Mare Chiuso) firmeremo dediche presso lo stand della VerbaVolant e presenteremo il Mare Chiuso in un laboratorio di collage all'interno dell'area BOOKSTOCK VILLAGE dedicata ai più piccoli
XXVI SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO dal 8 al 12 Maggio 2014
Torino Lingotto Fiere, stand G75
domenica 11.05.2014 ore 14:15 BOOKSTOCK VILLAGE
IL MARE CHIUSO con Alessio Di Simone e Alessandro Di Sorbo
4-8 anni
Incredibile avvistamento nelle acque del Po: un branco di balene di carta. Adottane una e impara a farla sguazzare nel tuo personale mare da tavolo, da comodino, da scrivania, da salotto...
lunedì 5 maggio 2014
sabato 19 aprile 2014
acqua
matite acquerellabili e acquerelli sono la chiave per il mio nuovo albo illustrato. mi sono convinto che la leggerezza e l'indefinito delle atmosfere acquose sarebbero state perfette per raccontare un dolce testo che parla di un bacio.
Water sinks in
Faster then thickens.
My Pockets, my pockets are drinking.
Your fingers, my fingers are sinking.
on air : Water, Karate
sabato 12 aprile 2014
favole per bambini pestiferi
a cura di Gianni Rodari, illustrazioni di Alessandro Di Sorbo (Editori Riuniti, 2014)
dall'Enciclopedia della favola a cura di Gianni Rodari.
15 euro
mercoledì 19 marzo 2014
io e third
un po' di tempo fa, uno degli artisti più interessanti della scena musicale indie italiana indice un concorso per disegnare la copertina del suo secondo album: third, che, a quanto dice, il secondo era venuto talmente male da fargli decidere di saltare direttamente al terzo.
il disco è all'inizio ma lui si vuole portare avanti con il concorso, così da avere tempo di scegliere con calma tra le proposte. io da suo bravo fan non posso esimermi dal partecipare e gli presento la mia proposta di copertina. lui se ne innamora, dice che ha il giusto "colore" per l'album che aveva in mente e il mio lavoro viene scelto per la copertina ufficiale dell'album.
non so se il nome sia profetico ma bisogna aspettare poi più di 3 anni prima che questo splendido e faticoso lavoro veda la luce.
so di essere di parte nel lodare questo disco ma quello che posso dire è che sono felicissimo di averne fatto parte e che il nuovo lavoro di Shiva Bakta è davvero una splendida chicca.
il disco è all'inizio ma lui si vuole portare avanti con il concorso, così da avere tempo di scegliere con calma tra le proposte. io da suo bravo fan non posso esimermi dal partecipare e gli presento la mia proposta di copertina. lui se ne innamora, dice che ha il giusto "colore" per l'album che aveva in mente e il mio lavoro viene scelto per la copertina ufficiale dell'album.
non so se il nome sia profetico ma bisogna aspettare poi più di 3 anni prima che questo splendido e faticoso lavoro veda la luce.
so di essere di parte nel lodare questo disco ma quello che posso dire è che sono felicissimo di averne fatto parte e che il nuovo lavoro di Shiva Bakta è davvero una splendida chicca.
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